Thursday, July 31, 2008

Grandi schermi per i Grandi Fratelli

La tv è entrata nelle nostre vite, o siamo noi ad essere entrati in una realtà televisiva? Diventa sempre più difficile rispondere a questa domanda, soprattutto leggendo le notizie che arrivano dalla patria di Orwell, sempre più simile a come proprio lui l'aveva descritta, in anticipo sui tempi.
Quando la BBC ed il comitato organizzatore delle Olimpiadi di Londra per primi hanno lanciato l'idea di una rete di teleschermi il presupposto era che sarebbero rimasti solo per la durata dei giochi, permettendo a noi tutti di condividere le emozioni. Ora si scopre che sono destinati a rimanere ed a trasmettere in modo audibile fino a 18 ore al giorno.

Come se l'intrusione non fosse già abbastanza dannosa, dovremo, naturalmente, pagare questi schermi, e non solo attraverso il canone: i residenti di Middlesbrough, per esempio, pagheranno 35.000 sterline per i costi di installazione, più un costo di esercizio annuale di 28.000 sterline. Ma i budget per lo svago dei consigli comunali dovrebbero essere spesi per convincerci a staccarci dalla TV, non per mettercela davanti!

È stato promesso che oltre a mostrare notiziari gli schermi saranno utilizzati per promuovere la cultura; che saranno “tele digitali per gli artisti, i film-maker e gli studenti locali.” Ma c'è un motivo più recondito, rivelato da Bob Belam, del consiglio di Waltham Forest. Gli schermi, ha detto, saranno utilizzati “per fornire informazioni importanti e potranno lanciare messaggi sul comportamento antisociale.”
Un'altra grande e utile opera pubblica, finanziata dal corpo sociale per il proprio benessere.
Il Grande Fratello ringrazia.

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