tag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post4288386383003278751..comments2024-01-06T15:48:40.320+02:00Comments on La Voce del Gongoro: DemonocraziaPaxtibihttp://www.blogger.com/profile/16117581147770787987noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-19857809380087696582007-09-22T19:53:00.000+03:002007-09-22T19:53:00.000+03:00Il pianto mi viene instillato dalla difficoltà che...<I>Il pianto mi viene instillato dalla difficoltà che si ha nel far recepire alla gente cose che noi troviamo piuttosto semplici.</I><BR/><BR/>Se vuoi renderti conto di quanto, davvero, è difficile, da' un'occhiata alla discussione su Luogocomune dove è stato pubblicato questo articolo:<BR/><BR/>http://tinyurl.com/2ec4ka<BR/><BR/>Però non ti rimettere a piangere, eh! :-)Paxtibihttps://www.blogger.com/profile/16117581147770787987noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-32462503192052336112007-09-22T15:25:00.000+03:002007-09-22T15:25:00.000+03:00Grazie delle parole consolatorie :-)E' vero, tu,io...Grazie delle parole consolatorie :-)<BR/>E' vero, tu,io e anche H.I.M. abbiamo affrontato lo stesso problema.<BR/>Il pianto mi viene instillato dalla difficoltà che si ha nel far recepire alla gente cose che noi troviamo piuttosto semplici. E nel vedere migliaia di persone che lottano, animate da buone intenzioni, solo per perpetrare l'esistenza dello Stato e cambiare un governo con un altro.<BR/>E nel farlo invocano quella libertà alla quale implicitamente rinunciano.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-79257130555013799802007-09-21T17:36:00.000+03:002007-09-21T17:36:00.000+03:00[i]Lo stato ci trasforma in eterni bambini, blocca...[i]Lo stato ci trasforma in eterni bambini, bloccati in un continuo presente, fuori dalla storia, schiavi di ogni tentazione che prometta la soddisfazione di qualsiasi desiderio immediato. Quello che chiamiamo consumismo, insomma, e che non si limita al mondo materiale ma permea ormai anche la sfera dei sentimenti.<BR/>[/i]<BR/><BR/>Seguendo questa analisi, è intuibile la ragione per cui le leggi degli stati si riducono sempre più a provvedimenti "contingenti", atte apparentemente a "lenire" le angosce che lo stesso potere genera.<BR/><BR/>floAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-57180803878450280832007-09-21T16:38:00.000+03:002007-09-21T16:38:00.000+03:00Piccola appendice.Naturalmente tutto ciò non è far...Piccola appendice.<BR/>Naturalmente tutto ciò non è farina del mio sacco: stava già tutto scritto nei “manuali”...<BR/><BR/>:-)<BR/><BR/>(Credo che tirerò fuori un altro post da questo scambio di idee. Se ne avete altre... accomodatevi!)Paxtibihttps://www.blogger.com/profile/16117581147770787987noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-25981702154600060012007-09-21T16:34:00.000+03:002007-09-21T16:34:00.000+03:00E se “la natura tende all’equilibrio di queste due...<I>E se “la natura tende all’equilibrio di queste due forze”, interne agli individui, quali sono i motivi per cui, qui ed ora, ha preso il sopravvento la peggiore delle due (se non la meno funzionale alla sopravvivenza)?</I><BR/><BR/>Perché la via "oscura" è la più facile, è immediata: non devi lavorare per percorrerla, lavorano gli altri per te. Collaborare invece significa innanzitutto lavorare, e lavorare, si sa, stanca.<BR/><BR/>Inoltre, solo guardando in profondità si riesce a vedere dove conducono le due strade, ma questa capacità è sistematicamente annullata dal sistema educativo statale: modificando la storia, controlli il presente.<BR/><BR/>Pensa alla versione della storia che lo stato impone, dimmi se è possibile ricavarne un senso logico, capire gli eventi e le loro cause. Con tutti gli eroi alla Garibaldi "liberatori" di popolazioni che popolano i libri di storia, come vuoi che si educhi la capacità di vedere in prospettiva, di prevedere le conseguenze future delle nostre azioni?<BR/><BR/>Lo stato ci trasforma in eterni bambini, bloccati in un continuo presente, fuori dalla storia, schiavi di ogni tentazione che prometta la soddisfazione di qualsiasi desiderio immediato. Quello che chiamiamo consumismo, insomma, e che non si limita al mondo materiale ma permea ormai anche la sfera dei sentimenti.<BR/><BR/><I>spiegarsi come, ad esempio, l’individuo abbia operato una sorta di “autosuperamento” solo in direzione dell’accettazione di uno stato sociale gestito dal potere</I><BR/><BR/>Il potere promette il superamento dei limiti – infilandoti in realtà in una gabbia sempre più stretta – la libertà invece impone di crescere. Crescere significa apprendere dalle esperienze, proprie e altrui. Lo stato impedisce alle seconde di essere recepite, alle prime di essere vissute, e in questo modo condiziona la scelta: si finisce per scegliere il sogno perché non si riesce a comprendere il valore dell'alternativa.Paxtibihttps://www.blogger.com/profile/16117581147770787987noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-8382137477298206382007-09-21T15:59:00.000+03:002007-09-21T15:59:00.000+03:00- “con la conquista del potere l'uomo ottiene una ...- “con la conquista del potere l'uomo ottiene una libertà assoluta e nefasta, e di conseguenza la schiavitù per tutti gli altri.”<BR/><BR/>Un bellissimo “pezzo”, Pax. Che non si limita all’osservazione dei fatti, ma stimola profonde riflessioni sulle dinamiche che sono a monte dell’uso del potere e della sua instaurazione (e conservazione).<BR/><BR/>La tematica di una dualità interna all’individuo è affascinante, e credo che sia necessario affrontarla in un tempo, il nostro, in cui il concetto di “democrazia” soccombe alle stesse leggi che ne hanno imposto l’uso strumentale del termine, svelandolo. Ed è estremamente utile sottolineare che con esso si nasconde l’articolazione di un unico potere in diversi apparati dietro parole come “partecipazione”.<BR/><BR/>Se la condizione ottimale, per gli uomini, è una dimensione collaborativa di tipo anarchico (nel senso di rifiuto del potere, e su questo sono più che d’accordo) credo sia fondamentale interrogarsi su dinamiche meno dibattute e più di fondo per spiegarsi come, ad esempio, l’individuo abbia operato una sorta di “autosuperamento” solo in direzione dell’accettazione di uno stato sociale gestito dal potere, e non invece in chiave “anarchica”. E come si è riusciti, per contro, a stroncare ogni tentativo umano che andasse in direzione di imboccare quel cammino.<BR/><BR/>Spesso sono arrivata alla conclusione che il Potere è la vittoria del Male sul Bene, dove con i due termini intendo lo stadio umano interiormente meno “evoluto” (e l’induzione a credere che l’individuo sia perennemente destinato a questo) e la coscienza del potenziale liberatorio della collaborazione e del rifiuto alla cieca obbedienza.<BR/><BR/>E se “la natura tende all’equilibrio di queste due forze”, interne agli individui, quali sono i motivi per cui, qui ed ora, ha preso il sopravvento la peggiore delle due (se non la meno funzionale alla sopravvivenza)?<BR/><BR/>- “persino gli oppositori più estremi obbediscono alla stessa logica, quella dei governanti “dipendenti”.”<BR/><BR/>Mi ricorda qualcosa…<BR/><BR/>- “Per questo il confronto tra potere e anarchia non è un problema politico. È un problema biologico. È in gioco la sopravvivenza.”<BR/><BR/>Solo per questa affermazione, meriteresti la Home Page di parecchi siti.<BR/><BR/>Un abbraccio libertario.<BR/><BR/>flo.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-17096744442325023152007-09-21T15:06:00.000+03:002007-09-21T15:06:00.000+03:00Certa gente Dostoevsky può solo cercare di strumen...Certa gente Dostoevsky può solo cercare di strumentalizzarlo, ma non lo capirà mai, ahiloro! Il nichilismo di Verchovenskij, Kirillov e Stavrogin è lo stesso dei nostri governanti, ubriachi di potere e privi ormai del senso della misura.<BR/><BR/>Cristo resistette 40 giorni alle tentazioni del demonio, ma quanto può resistervi un uomo?<BR/>Perché quindi sottoporsi alla tentazione, quando poi la vita di tutti ne subirà le conseguenze?<BR/><BR/><I>E’ tutto doppio. Il Bene ed il Male, Inferno e Paradiso, Ego e SuperEgo,Stato e Doppio Stato(o Deep State).</I><BR/><BR/>In Dostoevsky è chiarissima questa dualità fonte della lotta interiore. La natura dell'uomo tende all'equilibrio di queste due forze, il potere lavora invece sempre per aumentarne lo squilibrio, come giustamente dici. La divisione che crea è prima di tutto dentro ciascuno di noi, e si riflette, moltiplicandosi, nella società tutta (Particolarmente satanici sono infatti i sostenitori di Oneness, che negano la dualità in nome dell'uno).<BR/><BR/><I>Fighter non piangere!</I><BR/><BR/>Lo dico anch'io! In fondo nel tuo ultimo post hai scritto le stesse cose, solo in maniera diversa.<BR/>Io ho solo cercato di ricollegare ciò che osservo al mito, che non è altro che un manuale che attraverso i secoli ci ricorda di questa battaglia con noi stessi e di come vincerla. E il potere si è impossessato anche di questo manuale e ne ha fatto uno strumento di ulteriore divisione!Paxtibihttps://www.blogger.com/profile/16117581147770787987noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-51998189335384894242007-09-21T14:22:00.000+03:002007-09-21T14:22:00.000+03:00As usual, concordo su tutto e aggiungo che hai fat...As usual, concordo su tutto e aggiungo che hai fatto benissimo a citare Dostoevsky. Non so se lo sapevi, ma qui in Italia, qualche empo fa ci fu chi tento di strumentalizzarlo per fini diametralmente opposti, cioè per dire che il nichilismo va combattuto con la spada (a.k.a lo stato).<BR/><BR/>CiaoH.I.M.https://www.blogger.com/profile/03325005079914510507noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-3182192296489709032007-09-21T13:39:00.000+03:002007-09-21T13:39:00.000+03:00Deep state ---- Doppio State--- Double speakingE’ ...Deep state ---- Doppio State--- Double speaking<BR/><BR/><BR/><BR/><BR/>E’ tutto doppio. Il Bene ed il Male, Inferno e Paradiso, Ego e SuperEgo,Stato e Doppio Stato(o Deep State).<BR/><BR/>Sia a livello individuale che a livello pubblico.<BR/><BR/>Dice Hegel che quello che è importante è la terza cosa: la gestione dei due stati.<BR/><BR/> Se uno riesce a gestire lo scontro di civiltà tra i due stati, alimentando il differente potenziale <BR/>tra i due, allora diventa il direttore del terzo stato e vedrà cose neanche immaginabili.<BR/><BR/>Il dolore per quello che ho visto e ho capito mi rende più forte e mi isola da gente stupida, ambiziosa.<BR/><BR/>Fighter non piangere!<BR/><BR/>Ciao GianniAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-501730304496310622.post-11848732819494918052007-09-21T13:29:00.000+03:002007-09-21T13:29:00.000+03:00sighBellissimo post. Mi viene da piangere.sigh<BR/>Bellissimo post. Mi viene da piangere.Anonymousnoreply@blogger.com